Lungo la Great Ocean Road

Lungo la Great Ocean Road
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Stamattina abbiamo preso la macchina a noleggio e siamo partiti alla volta della famosa Great Ocean Road.

Al noleggio c’era la fila e perciò non siamo partiti puntuali. Poi lungo l’autostrada abbiamo trovato un cartello che segnalava che la Great Ocean Road era chiusa dopo Lorne, ma non sapevamo fin dove. Perciò ci siamo fermati a un distributore a chiedere informazioni. Praticamente c’erano degli incendi nei boschi tra Lorne e Apollo Bay e perciò abbiamo dovuto fare il giro più largo tra le foreste di eucalipti. Finalmente siamo arrivati ad Apollo Bay dove abbiamo pranzato: hamburger di Barramundi. Siamo ripartiti lungo la strada panoramica, che più che lungo la costa si snodava nei boschi. Abbiamo visitato alcuni punti panoramici tra cui i famosi 12 Apostels, dei massi rocciosi – ne sono rimasti 7 – che spuntano dall’oceano. Poi abbiamo proseguito, con una breve sosta a Port Fairy, fino a Mount Gambier, visto che si era fatto tardi. Sulle strade si può andare a 100 km/h ma stando attenti a non prendere sotto dei canguri. Lungo la strada ne abbiamo visti, ma solo morti, tranne due che erano vivi e per fortuna non si sono avvicinati. Una volta arrivati nel South Australia abbiamo approfittato del fuso (qui siamo mezz’ora più indietro) e siamo corsi a cenare prima che chiuda tutto. C’era solo un posto aperto, l’Hotel Gambier: due bistecche di wagyu con patatine, insalata e verdure. Poi siamo andati in un parco qui vicino a osservare gli opossum (quello a Sydney era anche un opossum!). Domani ci alzeremo presto, tanto il “motel” non è un granché.

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