Il punto più meridionale dell’Africa

Il punto più meridionale dell’Africa
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Ciao a tutti quelli che ci seguono. Ieri sera, dopo aver caricato le foto e scritto il blog, siamo arrivati giusti giusti in camera che è iniziato il temporale, con tanto di lampi e tuoni. Ma stamattina era tutto passato e la giornata era bellissima. La colazione era un po’ scarsa, ma ci siamo rifatti più tardi.


Siamo partiti da Oudtshoorn un po’ prima delle dieci e abbiamo attraversato il Robinson Pass per arrivare a Mossel Bay, una città in riva al mare che fu scoperta da Bartolomeo Diaz oltre 500 anni fa. Abbiamo visitato il museo a lui dedicato, che contiene addirittura una replica della caravella da lui utilizzata che fu costruita dai portoghesi in occasione del 500° anniversario e portata a Mossel Bay ripercorrendo la rotta di Diaz in tre mesi (Diaz ne impiegò sei).

Nel museo si trova anche il Post Office Tree, un vecchio albero sul quale narra una leggenda un capitano portoghese aveva lasciato una lettera in uno stivale appeso sui rami dell’albero che informava della morte di Diaz. Oggi c’è una stivale che funge da casetta delle lettere e ogni lettera/cartolina imbucata riceve un francobollo e un timbro speciale uguali agli originali di un tempo.

Dopo questa breve sosta a Mossel Bay, siamo ripartiti verso Hermanus. Per strada ci siamo fermati a fare benzina e abbiamo visto delle signore che preparavano dei panini chiamati “roosterkoek”, dei panini cotti sulla griglia farciti con vari tipi di carne e un sugo di pomodoro e cipolle. Ovviamente ne abbiamo approfittato ed erano veramente ottimi.

Prima di arrivare a Hermanus, abbiamo scelto di fare una piccola deviazione. Siamo scesi fino a Cape Agulhas, noto per essere il punto più meridionale del continente africano, lì dove s’incontrano le acque dell’Oceano Indiano e di quello Atlantico, anche se tanti credono che sia il Capo di Buona Speranza il punto più a sud dell’Africa.

Verso le sei siamo arrivati a Hermanus, una località sulla costa dove ogni inverno si possono osservare le balene. Forse domani mattina ne avvistiamo una…

A cena siamo andati in centro, in un posto chiamato Lemon-butte. Non sappiamo cosa significa, qui ci parlano tutti in afrikaans e noi non ci capiamo niente, persino i cartelli stradali sono scritti in afrikaans e alla radio si sentono canzoni di musica popolare in afrikaans, oppure parlano in inglese, xhosa e afrikaans durante lo stesso programma. Beh, abbiamo mangiato pesce, prima tempura e poi dei gamberetti con salsa cape-malayana con patatine fritte (un po’ troppo unte) e pesce misto sempre con la salsa al curry dolce tipica di queste parti.

Per oggi è tutto, a domani!