Dopo 45 minuti di dhoni siamo arrivati al porto, siamo scesi dall’imbarcazione e abbiamo visitato l’isola, che conta ca. 1.200 abitanti. Ci hanno mostrato i muretti, che una volta venivano costruiti con i pezzi di coralli, adesso in mattoni, le case, gli alberi del pane, la scuola, il cimitero, la via principale, il centro medico, la moschea.
La gente vive di turismo e pesca. In giro c’erano quasi solo donne e bambini, gli uomini erano al lavoro. Dopo lo tsunami del 2004, l’Unicef ha donato a ogni casa una cisterna per raccogliere l’acqua piovana, le vedete sulla foto. Pensate che su tutta l’isola c’è un solo dottore, due macchine (un’ambulanza e un fuoristrada) e massimo dieci motorini.
Dopo aver comprato qualche souvenir nell’unico negozietto che c’era, siamo ripartiti: abbiamo dovuto salire su una barca di passaggio con destinazione Male (ci impiega 8-9 ore) per raggiungere il nostro dhoni.
Al ritorno ci siamo fermati in mare per fare snorkeling, in un punto chiamato Loabi Giri. C’era un bellissimo giardino di coralli. Verso le 13.00 siamo ritornati a Filitheyo.
Dopo pranzo abbiamo fatto un risposino, poi ancora un po’ di snorkeling prima che facesse buio (qui alle 18.00 praticamente).
Prima di andare a dormire siamo andati in spiaggia per osservare il cielo stellato: quante stelle! E si vede benissimo la via lattea. Abbiamo visto persino due stelle cadenti!
A domani!
