Sudafrica

Su questa pagina trovate tutti i dati del nostro viaggio in Sudafrica, dei link utili e tanti consigli. Inoltre potete leggere il nostro diario di viaggio con le foto più belle.

Periodo

08.08.2011 – 25.08.2011
Anche quest’anno era l’unico periodo in cui potevamo andare in vacanza. Quasi tutti scelgono di visitare il Sudafrica tra novembre ad aprile, quando da noi è inverno, ma nell’emisfero sud è estate. Invece i mesi “invernali” (metto tra virgolette perché non è l’inverno che conosciamo noi) hanno qualche vantaggio. Ve ne elenchiamo i principali:

  • zanzare: in inverno praticamente non ce ne sono, un vantaggio nella zona orientale dove la malaria è comunque presente. L’area del parco Kruger in inverno è secca, non ci sono precipitazioni e perciò non si formano pozzanghere che sono l’ambiente ideale per le zanzare
  • safari: l’avvistamento di animali è più facile perché c’è meno vegetazione e fa meno caldo e gli animali escono allo scoperto
  • temperature miti: soprattutto durante i safari, di giorno si sta benissimo (26°C, si gira in maniche corto), sicuramente meglio del caldo afoso, attenzione al sole che è comunque più forte che da noi
  • meno turisti: ci sono meno turisti, soprattutto sudafricani

Va ricordato che il Sudafrica è un paese molto grande e che il clima varia tra la parte est e ovest. Perciò a est l’inverno è secco, ci sono poche precipitazioni, viaggiando verso ovest le temperature calano anche di molto, ci sono più precipitazioni e il tempo è instabile.

Qualche consiglio: per i safari i mesi migliori sono luglio-agosto, l’autunno se volete vedere i cuccioli; per la Garden Route (tra Port Elizabeth e Cape Town) invece l’ideale sono la primavera, l’estate e l’autunno che sono miti, intorno a Città del Capo soprattutto l’autunno per via della vendemmia. Ma anche in inverno fioriscono tante piante e il paesaggio sono è “invernale”, infatti ci sono piante che fioriscono d’inverno e piante che fioriscono d’estate.

Voli

Siamo partiti come al solito da Monaco di Baviera con un volo via Dubai a Johannesburg con la Emirates, ritorno volo da Città del Capo via Dubai a Monaco. La Emirates è una compagnia aerea molto servizievole e sicuramente da consigliare, con prezzi molto competitivi e tante rotte disponibili. Ideale anche per gli viaggia con bambini. L’aeroporto di Dubai è da visitare, se fate scalo potete servirvi gratuitamente al ristorante riservato per voi (cibo e bevande gratis).

Il volo interno da Durban a Port Elizabeth era della South African Airways.

Visitare il Sudafrica

Se si parla bene l’inglese, è possibile scoprire il Sudafrica in macchina, con alcuni accorgimenti però:

  • Innanzitutto scegliete una macchina abbastanza grande da contenere nel bagagliaio tutte le valigie e le cose che trasportate (categoria C se siete in due per esempio). Non lasciate niente in macchina che si possa vedere, neanche una giacca.
  • Assicuratevi che soprattutto negli hotel in città ci sia un parcheggio chiuso o custodito.
  • Non viaggiate di notte o comunque quando fa buio. Può essere pericoloso perché ci sono tanti sudafricani che camminano lungo le strade, o anche animali. Informatevi prima di partire su alba e tramonto e pianificate gli itinerari in base alle ore di luce.
  • Non date passaggi, non fermatevi per nessun motivo e non scendete dalla macchina se trovate un ostacolo sulla strada, giratevi e trovate un’altra via: spesso si tratta di un agguato. Ai distributori, vedete di non lasciarla incustodita.
  • Nella zona di Città del Capo, chiudete la macchina anche quando viaggiate e lasciate chiusi i finestrini: i babbuini sono veramente furbi!

Se prendete a cuore questi accorgimenti, non avrete problemi. Le strade principali sono in buone condizioni, su quelle secondarie aspettatevi qualche buca e qualche tratto sterrato, ma a volte vale la pena percorrerle.

Ecco il percorso che abbiamo fatto:

tour in Sudafrica

Cosa vedere, cosa no

I parchi

Kruger: il più grande, il più bello, da vedere assolutamente. Si può girare liberamente con la propria macchina o partecipare a dei safari guidati. Gli avvistamenti sono tanti!
Thanda Private Game Reserve: una riserva privata con pochi animali. Non si può girare da soli. Chi è stato al Kruger sarà deluso.
Addo: chi ama gli elefanti, è nel posto giusto. Ma di altri animali ce ne sono pochi, qualche zebra e piccoli mammiferi. La vegetazione non è quella tipica della savana. Anche qui, chi ha visitato il Kruger resterà deluso.
Tsitsikamma: caratterizzato da sentieri e passeggiate nei boschi e lungo la costa. Da vedere il Big Tree, Storms River Mouth e soffermarsi un po’.

Le città

Johannesburg: non ci siamo stati perché risulta la più pericolosa, se volete visitarla, solo accompagnati.
Durban: oltre al mercato indiano c’è ben poco da vedere. Al mercato troverete qualche souvenir a buon prezzo, e qualche spezia indiana particolare, ma poco più.
Port Elizabeth: bellissima cittadina, se riuscite, combinate la visita della città con quella a una township.
Cape Town: è d’obbligo la visita a Table Mountain. La città è molto carina ed “europea”. Prendere uno dei bus turistici può essere un ottimo modo per visitarla. In centro di giorno si può girare abbastanza tranquilli, la sera l’opzione migliore è il centro commerciale di V&A Waterfront, con tanti negozi e ristoranti dal sushi al cinese fino alla steakhouse.

Natura & cultura

Robbers Pass – Blyde River Canyon: se vi avvicinate al Kruger da Johannesburg, fate una piccola deviazione e recatevi al Robbers Pass e poi al Blyde River Canyon per avere una prima impressione del paesaggio africano.
Mantenga Village: un museo a cielo aperto per incontrare la cultura swazi, con visita dell’antico villaggio e spettacolo tipico.
Cape Agulhas: il vero punto più meridionale del continente africano. Consigliato!
Vino e cantine: Tra Stellenbosch, Paarl e Franchoek non c’è che l’imbarazzo della scelta. Tante cantina sono molto turistiche, tanti vini, se paragonati ai nostri, non reggono il confronto. Noi per caso ci siamo imbattuti nella piccola tenuta Annandale, del giocatore di rugby Hempies Du Toit, dove è stato prodotto il vino “Chalbert” per le nozze tra Charlene e Alberto di Monaco.
Felini: spesso non è facile trovarli durante i safari (sopratutto ghepardi e leopardi). Se andate a Tenikwa, troverete tutte le specie a stretto contatto.
Struzzi: Oudtshoorn è la “capitale” degli struzzi. Pascolano come da noi le mucche. Se invece volete informarvi meglio, visitate un allevamento.
Balene: nei mesi invernali (estivi qui da noi) ci sono quasi sempre a Hermanus (basta seguire il richiamo del “whale cryer”), noi le abbiamo avvistate anche a Plettenberg Bay.
Pinguini: se volete vederli da vicino, il posto migliore è Boulder’s Beach a Simon’s Town.

Hotel

Gli hotel erano tutti inclusi nel tour, è la scelta migliore per gli vuole fare un viaggio individuale con la certezza di avere una sistemazione per la sera. Trovate tutte le recensioni sulla nostra pagina Tripadvisor! Meritano una parola i lodge “Shishangeni” nel Kruger e “Elephant House” ad Addo! A Umhlanga Rocks vi raccomandiamo il bellissimo B&B Ocean View.

Cucina

La cucina è molto varia, quasi sempre a base di carne di ogni tipo. Da provare la “selvaggina” come kudu e impala anche la carne di struzzo. Nei parchi nazionali ci saranno le grigliate intorno al braai accompagnate da verdure e dal “pap” o “mieli-pap”, un contorno fatto con il granoturco macinato. Per colazione sarà difficile trovare il dolce, spesso prevale il salato. Buono il tè rosso “rooibosh”. Se lo trovate, non perdetevi il “roosterkoek”, un panino gustosissimo cotto sul fuoco con la salsiccia alla griglia. Dalle parti di Città del Capo si trova anche tanto pesce. Lì la cucina è influenzata da quella malese (cape-malay) ed è molto dolce.

I sudafricani e i problemi di sicurezza

Si dice che il Sudafrica è tra i paesi più pericolosi del mondo. Sì, è vero, ma con qualche accorgimento e tanto buonsenso non vi capiterà niente. Più vi informate, meglio è e più sarete preparati.

Per esempio, evitate le grandi città (soprattutto Johannesburg e Durban) oppure visitatele solo accompagnati da una guida esperta e qualificata che vi verrà a prendere in hotel e vi ci riporterà. Non provate neanche ad andare da soli o a piedi.

Quando viaggiate, state attenti a eventuali agguati lungo la strada (vedi anche nella sezione “come spostarsi”). A noi non è successo niente di simile, ma ci sono dei precedenti.

Se fate delle camminate, magari andate con un gruppo.

Se girate per centri più piccoli (per esempio Mossel Bay, Hermanus ecc.), preferite una borsa a tracolla allo zaino, dove mettere anche la macchina fotografica quando non la usate. Restate dove c’è altra gente e in centro ed eventualmente seguite le indicazioni della polizia (vi capiterà forse che vi dicano di allontanarvi da un posto perché ci sono state delle rapine).

Anche a Città del Capo potete girare a piedi in centro, ma qualcuno che importuna la gente gira sempre. Se vi capita, rifugiatevi in un negozio o palazzo finché la persona non se n’è andata.

Lasciate passaporto e documenti in hotel, come anche le grosse somme di denaro o gli oggetti di valore. Se succede il peggio, ricordate che non c’è niente che vale di più della vostra vita!

Per quanto riguarda i sudafricani, sono quasi tutti gentili e disponibili. Ben presto vi accorgerete che ci sono dei grossi problemi, per esempio salutari ed ecologici legati al cibo spazzatura e alle malattie infettive (scarsa informazione e sensibilizzazione della gente), culturali e di benessere (legati spesso alle tradizioni e di chi non vuole cambiare), di sicurezza (c’è chi non ha niente da perdere e non ha problemi a uccidere il prossimo). Tanti di questi problemi sono forse stati sottovalutati dagli ultimi governi. Se volete informarvi per bene, partecipate alla visita di una township. Noi abbiamo scelto Calabash Tours che consigliamo a tutti quelli che passano per Port Elizabeth!

La mancia è quasi d’obbligo: il lavoro c’è, ma per darne a tutti viene pagato poco. Come in tutti i paesi, non date mai soldi a chi chiede l’elemosina (i soldi vengono spesi quasi sempre per alcolici), soprattutto non ai bambini che devono imparare che i soldi vanno guadagnati svolgendo un lavoro, non mendicando (magari per i genitori). Se volete aiutare, ci sono tante associazioni alle quali rivolgervi, tra cui anche Calabash Trust.

Infine, qualche riga sulla salute

Premesso che qui non diamo assolutamente consigli medici ma riportiamo solo quello che ci è stato detto nella nostra particolare situazione e per quanto riguarda i posti che abbiamo visitato in quel determinato periodo. Consigliamo vivamente di consultare uno specialista prima di ogni viaggio fuori dall’Europa. In ogni città più grande troverete un centro specializzato che vi darà tanti consigli personalizzati ed effettuerà i vaccini se necessari.

Oltre ai richiami di alcuni vaccini, è vivamente consigliato quello contro l’epatite A, malattia credo molto sottovalutata di cui si sente poco. Se viene fatto il richiamo entro un anno vi dura una vita intera. E vi salva la vita.

Poi c’è la questione della malaria, presente nella zona del Kruger e nello Swaziland (ovviamente non c’è un vero e proprio confine che ne delimiti la zona). Su consiglio medico non abbiamo fatto la profilassi, visto che in quelle zone in luglio/agosto è inverno e il clima e secco. Effettivamente non abbiamo trovato zanzare, fatto confermato anche dalla gente del posto. Se si fa o no la profilassi (la profilassi non garantisce che non vi ammaliate), la cosa migliore è evitare le punture delle zanzare ed è perciò consigliato l’utilizzo di un buon repellente. Noi ci troviamo bene con Nobite (in versione spray, gel o anche impregnante per vestiti) che purtroppo non si trova in Italia, ma si può ordinare online. I nostri tipo Autan non servono a molto. Impregnate i vestiti perché tante punture avvengono attraverso i tessuti!

Infine, i soliti consigli sul cibo (no a cibi poco cotti o frutta non pelata, acqua dal rubinetto ecc.), la rabbia (non accarezzate animali per strada e non avvicinatevi alle scimmie), non fare il bagno in laghi o ruscelli. Quando mangiate, usate semplicemente il buonsenso: noi mangiamo anche per strada se capita e non abbiamo mai avuto neanche il mal di pancia in nessuno dei paesi dove siamo stati! Sarebbe un peccato non provare il cibo locale come lo mangia la gente del posto. Assicuratevi che sia un posto pulito e provate.