La città fantasma

La città fantasma
Facebooktwitterpinterestmail

Stamattina abbiamo preso l’autobus per l’aeroporto. Ci aspettava il nostro volo per Alice Springs…

Siamo atterrati alle 11.30 ora locale (siamo un’altra ora indietro rispetto ad Adelaide). Abbiamo aspettato un bel po’ la navetta per raggiungere il nostro hotel e poi ci siamo fatti il giro di tutta la città perché eravamo gli ultimi a scendere. La città è un’oasi verde nel deserto, circondata da catene montuose. Pensate che c’è più verde qui che lungo la costa. Arrivati in hotel faceva troppo caldo per fare un giro perciò abbiamo fatto un riposino prima di visitare il piccolo centro. La città sembra deserta, a parte qualche aborigeno sotto un albero o che gira per le strade (i primi che vediamo tranne qualcuno ad Adelaide). Tanti negozi e ristoranti sono chiusi, o perché è estate o perché ormai sono in vendita. Abbiamo visitato le quattro case di presunto interesse storico e poi siamo tornati in hotel tutti sudati dal caldo e abbiamo fatto un tuffo in piscina. Non vediamo l’ora di ripartire domani. A cena siamo andati all’unico ristorante raggiungibile a piedi e abbiamo aspettato mezzora per avere un tavolo. Ma almeno ne è valsa la pena: come antipasto pita con tre tipi di salse e poi un piatto tipico di cucina del “bush” chiamato “Grazing Platter” con carne di canguro affumicata, “bush-buff” (formaggio di bufala), costolette di coccodrillo, arancino e salsa di pomodoro del bush. Ottimo! Domani vediamo che macchina ci danno.

Una risposta a La città fantasma

I commenti sono chiusi.