Uxmal e la Ruta Puuc

Uxmal e la Ruta Puuc
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Che giornata! Oggi siamo partiti da Campeche e abbiamo percorso la Ruta Puuc, lungo la quale si trovano alcuni bellissimi esempi di siti maya in stile puuc. Lo stile puuc è caratterizzato da ornamenti geometrici e zoomorfi, maschere e simboli.


La prima tappa è stato Sayil, un sito minore con un palazzo a tre piani, del quale quello centrale sfoggiava alcuni resti di ornamenti. Intorno a questo edificio, se ci si inoltra nella foresta, si trovano alcuni resti minori come il mirador e altri edifici non ancora portati alla luce. Il sito era pressoché deserto e abbiamo potuto osservare anche tanti uccellini variopinti.

Poi abbiamo proseguito lungo la ruta e ci siamo fermati a Xlapak, un sito ancora più piccolo anch’esso nella foresta, e a Labná, il più grande dei tre e anche il più bello, dove abbiamo scoperto alcuni ornamenti veramente belli.

Dopo Labna siamo ritornati indietro e abbiamo proseguito in direzione Uxmal, per fermarci a Kabah, dove è stato rinvenuto un bellissimo palazzo delle maschere, il Codz Pop. Confrontandoli ai siti che abbiamo visto fino ad oggi, questi della ruta puuc sono molto più ricchi di dettagli e perciò più interessanti da visitare. A Kabah abbiamo incontrato uno scultore maya che riproduce le divinità intagliando il legno. Ci siamo fermati a fare due chiacchiere e abbiamo scoperto che è abbastanza famoso e che ha partecipato a una mostra negli Stati Uniti. Ci ha dato il sito della mostre www.vrc.miu.edu/maya, lui si chiama Jesus Marcos Delgado Kù.

Per pranzo ci siamo fermati a Santa Elena presso il “ristorante” El Chac Mool. Un ristorantino tipico con una cucina ottima! Il pollo ticuleño (filetto di pollo impanato con fagioli, riso e banane fritte) e i panuchos (tortillas fritte guarnite con pollo, lattuga, avocado, cipolle sottaceto e fagioli neri) erano veramente squisiti!

Dopo pranzo abbiamo visitato rapidamente Uxmal, un sito piuttosto ampio con dei bellissimi edifici. Purtroppo il tempo a disposizione era poco, ma siamo riusciti comunque a vedere tutti gli edifici principali. Molto belli erano soprattutto i dettagli architettonici.

L’hotel di questa notte si trova a due passi dal sito, perciò si siamo ritornati la sera per lo spettacolo di luci e suoni. Praticamente illuminavano gli edifici principali e raccontavano delle storie, la prima su Chac, dio della pioggia, e su come era importante la pioggia per i maya, che perciò lo adoravano. Mentre raccontavano la storia e invocavano “Chaaac”, lampi e tuoni dappertutto (si vede che funziona), perciò alle prime gocce di pioggia abbiamo preferito tornare in hotel per non rischiare di scivolare giù per i sassi. Poi non ha piovuto, ma tanto stava diventando un po’ noioso ascoltare tutte quelle storielle in spagnolo.

Dopo lo spettacolo, cena in albergo con tortillas fritte con pollo e formaggio, e poc chuc, carne di maiale marinata in salsa di agrumi alla griglia con riso, fagioli neri e salsa piccante (molto piccante).

Ah, e pensate un po’! Questa mattina alle 7 il concierge ci ha svegliati dolcemente per portarci la nostra valigia mancante. Finalmente! Almeno adesso ci sono i pantaloncini per Stephan, e il repellente per le zanzare che abbiamo subito provato oggi… e funziona! No punturine per oggi! Juhuuu!

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