Dalla Numedal alla Hardangervidda fino ai fiordi

Dalla Numedal alla Hardangervidda fino ai fiordi
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Oggi siamo partiti dai fitti boschi, saliti su tre passi dalla vegetazione alpina, attraversato un vasto altipiano arido e infine scesi nella terra dei fiordi: ecco i paesaggi contrastanti della giornata di oggi.

Dopo una bella dormita ci voleva una bella prima colazione: c’erano le marmellate ai frutti di bosco fatte in casa, e Stephan ha persino provato il salmone!

Verso le dieci, partenza. Siamo risaliti la valle Numedal, lungo un largo fiume, il Numedalslågen, costeggiato da fitti boschi verdi. Le prime tre tappe: le chiese in legno di Flesberg, Rollag e Nore. Tutte chiuse purtroppo. Poi una fermata più lunga a Uvdal, anche lì c’è una chiesa in legno e qualche casetta appartenente al museo a cielo aperto (sì, qui vanno molto di moda, ogni paese ha il suo!). La chiesa all’interno era ancora più bella di quella di Heddal, con decorazioni tipiche della “rosenmaling”, la pittura a rose, risalenti al Medioevo e al XVI/XVII secolo. In compenso le casette non erano tanto belle.

Siamo ripartiti, sempre verso nord, e abbiamo attraversato tre passi, il più alto era il Vasstullan (1100 m), nei pressi di Dagali. Più si saliva, più cambiava la vegetazione e tra gli alberelli e i cespugli si nascondevano tante piccole casette e qualche laghetto. Poi discesa per Geilo, un centro sciistico, e da lì verso ovest. Dopo qualche chilometro è iniziata la Strada Turistica Nazionale dell’Hardangervidda che attraversa uno dei più vasti altipiani d’Europa. È la zona più meridionale della Norvegia dove si trovano flora e fauna artica. Non solo è aumentato il traffico di macchine, ma anche quello di… pecore! E che freddo che faceva, la macchina segnava 12°C! Attraversato l’Hardangervidda siamo scesi nella valle Måbødalen dove si trova una cascata con una caduta di 182 m, la Vøringsfossen. A dire il vero non era un granché, forse anche per il tempo che si era annuvolato molto, o per i tanti turisti. Per la prima volta abbiamo incontrato anche dei giapponesi. Infatti a Eidfjord c’era una nave da crociera ad aspettarli. Noi abbiamo proseguito lungo la Strada Turistica Nazionale dell’Hardanger che a volte era proprio stretta (qui la larghezza della strada cambia molto spesso e con i camper e le roulette che girano non è facile passare). Pensate un po’: lungo i fiordi ci sono molti meleti! A Kinsarvik siamo saliti sul traghetto che, dopo aver fatto tappa a Utne, ci ha portati a Kvanndal. Lungo la costa abbiamo raggiunto Norheimsund, tappa di oggi. Alloggiamo nel più vecchio hotel della zona. Abbiamo anche cenato qui, visto che in paese (questo anche abbastanza grande) ci sono solo un ristorante cinese e due italiani (di cui uno pizza e kebab). Ma almeno abbiamo mangiato mooolto bene! Tra i piatti: carne di renna.

Domani giornata a Bergen, che non dista molto da qui! Pare che sia buono anche il tempo. Oggi in parte c’era il sole (fa abbastanza caldo), in parte era nuvoloso. A presto.