Stamattina come sempre colazione e poi spiaggia. Oggi era un po’ più tranquilla, meno scooter d’acqua che giravano.
Verso l’ora di pranzo, stanchi di mangiare sempre riso, abbiamo deciso di pranzare con un po’ di frutta fresca e siamo usciti in strada in cerca di un negozietto o un supermercato dove comprarla. Col cavolo… qui vendono solo patatine e schifezze varie. In un supermercato chiediamo se hanno della frutta fresca e ci offrono un sandwich, mah. Poi su indicazione di una turista che conosce un po’ meglio la zona andiamo al mercato della domenica, ma niente. Anche lungo la spiaggia non c’è niente. Torniamo verso l’hotel, ed ecco che qualcuno urla “Hey Laraaaaa”: è Lola, una delle tante che qui offrono massaggi, manicure, pedicure e hanno anche un negozietto al mercato qui vicino. Eh sì, “qualcuno” le ha detto il mio nome che però non ricorda tanto bene. Non ci resta che chiedere a lei se c’è qualcuno che vende banane in giro (l’ananas non sa di niente, l’anguria come la mangiamo…). Dopo una breve discussione con le sue compagne, ecco che ci guida a una bancarelle dove compriamo qualche banana e dei mandarini. Finalmente! Il pranzo è assicurato. E per farla contenta, visto che almeno lei ci è un po’ simpatica, andiamo al suo negozietto e compriamo un souvenir che stavamo comunque cercando. Il problema è che al nostro gruppo si è aggregato anche il vecchietto senza denti, proprietario della bancarella numero 14, che già di prima mattina è appostato vicino al banco dei teli da bagno e che cerca di accaparrarsi qualche cliente. Quasi non riusciamo a togliercelo di dosso. Le bancarelle al mercato sono circa un centinaio, figuratevi che casino quando si passeggia lungo la spiaggia!
Verso sera abbiamo camminato un po’, poi a cena siamo andati in un locale lungo la spiaggia. A una certa ora si alza sempre un venticello freddo.
Domani siamo di nuovo in giro per Bali, così non vi annoiate…
Una risposta a Lola, il vecchietto e le banane