La capitale del futuro: Abu Dhabi

La capitale del futuro: Abu Dhabi
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Sveglia presto stamattina per visitare Abu Dhabi, capitale dell’omonimo emirato e degli Emirati Arabi Uniti.


Siamo partiti dalla Dubai Marina, vicino alla Palm Jumeirah, siamo passati per Jebel Ali e poi lungo la costa siamo arrivati ad Abu Dhabi. La prima fermata l’abbiamo fatta alla Grande Moschea, la Shaikh Zayed Moschee, l’unica della penisola araba che si può visitare. Che casino entrarci: gli uomini entrano come vogliono, le donne devono vestirsi praticamente da befane. La moschea è la terza o quarta più grande al mondo, è costata 900 milioni di dollari, è ricoperta di marmo bianco macedone e di oro, all’interno c’è un tappeto fatto a mano grande come un campo di calcio (la moschea come cinque campi da calcio) e c’è un grandissimo lampadario fatto di cristalli Swarovski. All’interno era un po’ tutta uguale, l’esterno era bellina. Faceva un caldo, c’erano 43 gradi con molta umidità. La prossima tappa era il Heritage Village di Abu Dhabi, dove hanno ricostruito le antiche abitazione come tende e case di pietra. Era quasi impossibile stare all’aperto più di un quarto d’ora. Perciò siamo ripartiti, dal pullman abbiamo visto qualche palazzo moderno, l’Emirates Palace, la Corniche (il lungomare) e ci siamo fermati a pranzo in un souk ricostruito in un palazzo. Il pomeriggio siamo andati a visitare l’isola Saadiyat, una delle tante isole naturali di Abu Dhabi, dove hanno progettato di costruire delle sedi del Guggenheim e del Louvre e altri musei e hotel. Nel Manarat Al Saadiyat, un centro turistico, si possono vedere i progetti che verranno realizzati entro il 2030. L’ultima tappa era Yas Island dove si trovano il circuito di Formula 1 e il parco divertimento Ferrari World.

Tornati a Dubai, vista l’occasione speciale, ci aspettava una limousine che dopo un piccolo giro in città ci ha portati al ristorante arabo Al Khaima alla Dubai Marina.