Curry a colazione

Curry a colazione
Facebooktwitterpinterestmail

La giornata è iniziata presto questa mattina. Alle 6 ci siamo alzati e mezz’ora dopo la nostra guida, Sagir, ci aspettava nella hall. Non abbiamo fatto in tempo a fare colazione, ma Sagir ci ha detto che aveva già un’idea.


Sagir è indiano, uno dei tanti che vivono a Durban. Purtroppo il tempo era veramente pessimo, di solito in inverno non piove mai: tutta la pioggia l’abbiamo beccata noi. Abbiamo visto il lungomare, il porto e poi siamo andati al mercato indiano. Li abbiamo fatto colazione: pane e pollo al curry indiano, te col latte e caffè. Stephan l’ha digerito abbastanza bene, figuratevi, è abituato. Sara benediva le pastiglie contro il bruciore di stomaco. Qui mangiano tutti così, bianchi, neri, di tutti i colori, non mangiano cose dolci al mattino. Al mercato indiano c’era tantissimi negozi di souvenir e bancarelle che vendevano le spezie. Abbiamo trovato una signora che parlava un po’ tutte le lingue (l’unica che fin’ora si è accorta che siamo italiani che parlano il tedesco), è per il “business” come dice lei, ci si deve adattare. Questa signora è più avanti di tanti dalle nostre parti…

Dopo il mercato siamo andati a visitare un tempio hindu, poi i giardini botanici e infine la city hall che ospita il museo di scienze naturali in centro città. Durban è variopinta, cambia da un isolato all’altro: una strada è piena di bancarelle e di spazzatura, quella dopo sembra abbastanza normale e sicura. Vedrete che tante foto sono state scattate dalla macchina, in parte per via della pioggia, in parte perché non sempre ci fidavamo di aprire il finestrino.

Dopo aver visitato Durban siamo tornati a Umhlanga per prendere la macchina e andare in aeroporto. Il King Shaka International è stato praticamente costruito per i mondiali, come tante altre cose. Siamo partiti alle 13.10, puntuali, e pensate che culo, su un aeroplanino da neanche 50 posti c’erano altre due altoatesine (nella stessa fila) e sei signore italiane. Siamo arrivato a Port Elizabeth dopo un’oretta e il tempo era bellissimo, ma i gradi erano meno. Al momento stiamo guidando una Toyota Corolla. Allora, la guida a sinistra ci può stare, la leva del cambio a sinistra anche, ma la freccia sulla destra chi l’ha inventata?

Stanotte dormiamo a Addo, a qualche chilometro dall’parco nazionale Addo Elephant Park. La casa è bellissima, in stile coloniale africano. Volevamo fare un giro nel parco, ma chiudeva presto, allora abbiamo prenotato una safari notturno dalle sei alle 8. Era già buoi, abbiamo visto un bel po’ di elefanti, ovvio, visto il nome, delle zebre, tanti sciacalli e lepri, qualche kudu e un duiker. Alla fine eravamo gelati: la macchina segnava 8°C. Abbiamo cenato in hotel, nella sala delle mappe, c’era una minestra di lenticchie (bella calda), pollo e un buonissimo dessert. Adesso andiamo a dormire, qui internet non c’è, e nel letto abbiamo trovato una borsa dell’acqua calda.

A domani!